Terremoto, un anno dopo Due paesi uniti nel ricordo di Alice Dal Brollo e Marco Cavagna
Nella notte tra il 5 e il 6 aprile del 2009 il sisma a L'Aquila: 308 morti. Tra loro la studentessa di Cerete e il vigile del fuoco del comando di Bergamo. Il 10 Aprile a Cerete giornata del ricordo.
Cerete diventa il luogo della memoria per Alice, per Marco Cavagna, il vigile del fuoco di Treviolo morto mentre si apprestava ai primi soccorsi, e per tutte le 308 vittime del sisma di un anno fa. Ci sono tutti: la mamma di Alice, Pasqua Epis, la moglie di Marco Cavagna, Simonetta Panzeri, i sindaci della zona, il sindaco di Treviolo Gianfranco Masper e di Cerete Adriana Ranza. Ci sono tutti i più alti rappresentanti delle istituzioni e delle forze dell’ordine: dal prefetto Camillo Andreana al questore Matteo Turillo, dall’assessore alla Protezione civile della Provincia Fausto Carrara al comandante della polizia locale di Bergamo, Virginio Appiani, e anche tanti altri rappresentanti delle forze dell’ordine: il capitano dei carabinieri Luigi Miele, della compagnia di Clusone, il colonnello della Guardia di Finanza Giancarlo Trotta, comandante provinciale, il dirigente della polizia stradale Mirella Pontiggia.
E ci sono loro, il futuro: i bambini della scuola primaria, i piccoli di Cerete e di Treviolo, che di momenti d’emozione ne regalano più di uno. In particolare quella ventina di bimbi che compongono il coro “Alice”, dedicato alla studentessa, e salgono sul palco per cantare una canzone con lo stesso nome. Ma cantano anche l’Inno di Mameli, guardando tutti gli uomini delle istituzioni e tutto il pubblico che si alza in piedi. La Bergamasca è lì e non dimentica, durante un evento condotto dal giornalista de L’Eco di Bergamo Paolo Confalonieri, che vive proprio lì, a Cerete. La mattinata d’emozione e memoria è stata lunga: è stato anche siglato il gemellaggio con Coppito e i vigili del fuoco del comando provinciale di Bergamo hanno parlato ampiamente del loro lavoro dopo il sisma, dell’emergenza. E infine i bambini delle scuole elementari hanno lanciato il loro messaggio in un video, dopo aver raccontato di un incontro con la mamma di Alice: “La vita è un dono”.
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