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Cerete, il cui nome deriva da «cerro» (tipo di vegetazione arborea, simile al rovere e presente un tempo in abbondanza nella zona), è situato nella parte mediana della Val Borlezza, a sua volta centrica, tra le Valli Seriana, di Scalve, Camonica e Cavallina. Confina con i Comuni di Bossico, Sovere, Gandino, Rovetta e Songavazzo.
Il suo territorio, che occupa una superfìcie di ha 1394, giace per il 3% sul fondo pianeggiante e per il 97% sulle pendici delle montagne.
L'altitudine sul mare varia da m 407 (confluenza Valle dei Matti Borlezza) a m 1419 (Cima Lusù).
Le pendenze medie generali vanno dal 20 al 50%.
Attraversano la zona due corsi d'acqua: il Borlezza che, nato dal Col Vareno (territorio nei rispettivi versanti, dei Comuni di Castione della Presolana e Angolo Terme), scorre a valle, gettandosi nel lago d'Iseo, e il suo affluente Cula che, scendendo in due rami (Glerola e Trinale) dal Vago di Pernusino, si unifica al piano, immettendosi nel Borlezza, insieme allo scolo del Fossato.
La ripartizione dell'area territoriale per qualità di colture vede al primo posto i boschi (compresi i castagneti), seguono i prati, i campi e le colture legnose specializzate, chiudono i pascoli e gli incolti sterili.
Notevole la riduzione verificatasi negli ultimi decenni delle aree riservate al bosco e alla semina, a vantaggio di prati e pascoli. Rilevante, insieme, anche la parte di terreno sottratta dagli insediamenti produttivi nei «Bruseti» sulla provinciale Clusone-Lovere, nel tratto Fonteno-confine con Sovere e dalle numerose nuove costruzioni sorte un po' dappertutto, per migliorare la ricettività locale, soprattutto in funzione turistica.
Nei centri abitati (Cerete Alto, Cerete Basso, Novezio, che sono i principali) le strade, più volte «ribaltate» in questi ultimi anni per l'impianto di
nuovi servizi e la revisione di quelli già esistenti, sono tornate ora completamente funzionali.
Soddisfacente risulta la pubblica illuminazione nelle piazze e strade interne. Così le reti idrica e fognaria, il servizio di nettezza urbana e la metanizzazione, che hanno raggiunto anche le località più lontane.
La popolazione che attualmente conta 1200 unità circa, nella stagione estiva viene moltiplicata dalle crescenti presenze di chi sceglie, per riposare, la tranquillità dei nostri monti, dall'aria tuttora balsamica: si tratta in genere di ospiti provenienti dall'area milanese, ma di anno in anno aumentano in percentuale anche quelli che si spostano da altre province... di regioni diverse. Attratti in un primo tempo dalla ricchezza del verde e dal senso di serena quiete della zona, conquistati in seguito anche dalla cordialità della gente locale, che ha loro facilitato l'inserimento e reso piacevole il soggiorno, molti hanno poi deciso di costruire qui la loro seconda casa o di affittare a scadenze più lunghe uno dei nostri appartamenti, per avere la possibilità di trascorrere con noi altri periodi liberi lungo l'annata. L'ultimo censimento del 1991 dava disponibili nel Comune 427 appartamenti... non bastanti per altro a coprire le richieste, in continuo aumento.
Ci sono gruppi familiari che, per le loro vacanze, da molto tempo hanno messo radici in Cerete: affermano di trovarsi bene, familiarizzano con tutti, partecipano spontaneamente alle varie iniziative, senza lesinare suggerimenti e collaborazione e apprezzano gli sforzi che l'Amministrazione Comunale e altri Enti, insieme a privati, vanno continuamente facendo per ovviare i disagi di residue carenze in alcuni servizi.
Buona è l'attrezzatura sportiva, ancora in fase di ampliamento.
Suddivisi fra i due principali centri abitati, risultano infatti già funzionanti: un campo per palla elastica, due per pallavolo, realizzati con piano in cemento polivalente, due campi di calcio con relativo spogliatoio, due da tennis e due per il gioco delle bocce.
Recentemente rinnovato il centro sportivo di Cerete Alto. Il progetto si compone nella ripavimentazione del campo da tennis in campo da calcetto e pallavolo sintetico. Cerete Alto dispone inoltre di uno stupendo campo da calcio in erba a sette giocatori. Vanta in oltre di una valida squadra CSI classificatasi terza ai campionati provinciali nell'anno 2003. Completata da oramai 3 anni la nuova struttura coperta per il gioco delle bocce.

Per gli appassionati della montagna questi sono solo alcuni degli ottimi punti di partenza per esplorazioni più vaste della zona che, anche in alto, fornisce interessanti itinerari in ogni direzione: da Camasone al Colle della Sfessa, al Torrione, al rifugio Magnolini, dalla Cremonella di Covale (sorgente di acqua pura e freschissima, noto punto d'incontro per chi affronta la valle) a Bossico, attraverso selve di conlfere e i vasti, superbi prati della Colombina, da Lusù a Pasculma, alla Malga Lunga, al Campo d'Avena, dal Fogarolo al Pizzo Formico.
Cerete, data la sparsa collocazione delle sue antiche contrade, dista da Clusone dai sei ai sette chilometri e da Lovere dai nove ai dodici chilometri. Ai due centri citati Cerete è collegato da un regolare servizio di linea della S.A.B. (Società Autolinee Bergamasche).
Al turista che lo viene a visitare, Cerete riserva però anche un'altra piacevole sorpresa: il suo volto segnato dal passaggio antico di gente industriosa, nobile, influente. Se ne scoprono le tracce nei tratti di acciottolate, ripide vie, ancora in parte limitate da lastroni di pietra, accanto ai sopravvissuti mulini, tuttora ostinatamente in azione sotto il peso dei secoli, di fronte alle caratteristiche costruzioni d'altri tempi, impreziosite da archi, colonne, stemmi, soprattutto negli affreschi murali e nei dipinti su tela, scampati agli strappi e alle vendite abusive.
Scriveva nel 1905 il Baradello: Forse nessun paese del Bergamasco, conta tante pitture murali come Cerete Alto. Sulle facciate delle case, sui canti delle vie, è un vero sfoggio di antichi dipinti.
Ed era proprio così, fuori e dentro le abitazioni, fino a poche decine di anni fa. Purtroppo oggi il numero di quei dipinti, per cause molteplici, si è molto assottigliato. Tuttavia ciò che è rimasto in ognuno dei centri abitati del nostro Comune riscuote ancora interesse e ammirazione.
Nelle chiese in particolare (le due parrocchiali, il santuario della Natività di Maria in Novezio e la cappella sepolcrale dei nobili Marinoni in Cerete Alto), l'Arte, quella vera, rappresentata dai più bei nomi d'ogni tempo, ha messo radici veramente copiose e profonde.
La Biblioteca Comunale, dotata di volumi di vario genere, che si cerca di arricchire e tenere aggiornata, viene in aiuto sia di chi se ne serve per ricerche a uso scolastico, sia di quanti amano trascorrere qualche ora in compagnia di buone, distensive letture.
Ma il capitale primo e più prezioso di Cerete, al quale tutti possono gratuitamente attingere, è costituito da una natura viva, rigogliosa, sana e multiforme. Chi ama lo spazio, i colori, la luce, le voci delle cose, i contrasti, la vita all'aperto, le escursioni in montagna, qui ha trovato il suo posto ideale: ce n'è a sufficienza per tutti i gusti e per ogni età.
Si possono fare e godere i soliti quattro passi indisturbati, su viottoli di campagna, agevoli e solitari, magari in dirczione del Cula o del Borlezza; guadagnare con calma i vicini colli panoramici di Alguarino, di Pernusino, di Falecchio, del Cerreto, dei Cedrini; addentrarsi nelle zone ombrose della Selva, di Barcolo, di Prestaello, della Crapa, di Pala; raggiungere i prati della Luisa, del Fossato, di Lentino; camminare, anche coi bambini, su strade pianeggianti, lungo il corso del fiume o verso la cappella della Santissima Trinità, di fronte alla valle di Covale, o sull'antica arteria romana, nei pressi di Ronco e di Trinale.
Volendo, è poi possibile affrontare percorsi un poco più impegnativi: dalla sommità dell'Argua (il monte che ospita Cerete) al «Carnóss» e a «Camnù», dal sentiero del «Traérs» (Traverso) alle sponde di Covale, da Pala basso a Pala alto,4 toccando la vetta del «Cuca» (m 1111), e sul versante opposto dalla «Garealda» a Lusù alto, ' dove i gitanti, usufruendo della tettoia d'una baita comunale appositamente attrezzata, possono godersi l'incanto della vallata, al riparo da eventuali acquazzoni e confortati da cibi caldi preparati sul posto.

Fonti tratte da:

Laura Ferri

CERETE
Nelle ricerche di una appassionata di storia locale
Ferrari Editrice

 

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